A differenza degli altri tipi di arte (pittura, scultura, ecc...), quindi, nella storia della musica il periodo classico non indica l'età antica greco-romana.
I confini della categoria sono tuttavia imprecisi e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce classico non lo era ai tempi in cui venne composto.
Si può dividere la musica classica in diversi periodi e stagioni, ognuno con le sue figure rappresentative:
- musica medievale (dall'undicesimo secolo fino al Quattrocento): la figura più importante fu sicuramente quella di Guido d'Arezzo, il primo a dare un nome alle sette note musicali; il pentagramma fu invece introdotto da Ugolino Urbevetano da Forlì; la nostra ricerca sulla musica medievale http://ericsapiens.blogspot.it/2012/03/musica-medievale.html
- musica rinascimentale (tra Quattrocento e Cinquecento), il cui esponente principale fu Giovanni Pierluigi da Palestrina;
- musica barocca (Seicento e prima metà del Settecento): Claudio Monteverdi, Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel, Johann Pachelbel, Antonio Vivaldi, Marc-Antoine Charpentier, Jean-Joseph Mouret, Henry Purcell e Arcangelo Corelli;
- musica romantica (Ottocento, con coda nei primi del Novecento), divisibile a sua volta in due periodi, assimilabili più o meno alle due metà del secolo:
- il primo romanticismo, con Giuseppe Verdi, Richard Wagner, Robert Schumann, Franz Liszt, Fryderyk Chopin, Felix Mendelssohn, Franz Schubert, Niccolò Paganini, Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, e Gaetano Donizetti;
- il tardo romanticismo, con Johannes Brahms, Giacomo Puccini, Antonín Dvořák, Gustav Mahler, Richard Strauss, Pëtr Il'ič Čajkovskij, Georges Bizet, Bedřich Smetana, Edvard Grieg, Edward Elgar, e Sergei Rachmaninoff.
contemporanea.
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