mercoledì 12 settembre 2012

Museo Archeologico di Fiesole

Un lunedì nel primo pomeriggio siamo andati a Fiesole con la mia amica Sara e mia mamma. Quando siamo arrivati al Museo, abbiamo fatto il biglietto e una volta entrati, nella parte esterna del museo era ospitata una mostra dello sculture pistoiese Giuseppe Gavazzi "La figura rivelata": venticinque sculture in legno, bronzo e ghisa realizzate negli ultimi anni. Queste statue raffiguravano persone che erano in situazioni di vita quotidiana: in famiglia, una donna che lavora all'uncinetto, che pregano, ecc. . Fotografandola mi ha dato una sensazione di antichità e mi ha lasciato con una domanda: "come vivevano a quei tempi?" 

MUSEO

Il museo fu costruito dall'architetto Ezio Cerpi fra il 1912 e il 1914 a forma di tempietto romano, di stile ionico. In esso si trova un frammento della lupa capitolina in bronzo del I secolo a.C., vere di pozzistele ed urne cinerarie etrusche (su una di esse è raffigurata a bassorilievo il tema del Cinghiale di Meleagro), buccheri, raccolta di lucerne etrusche in terracotta e in bronzoamuletigioiellipugnali, statuette, raccolte di monete d'argento e di bronzo del periodo preromano e romano, medievali e moderne, piante della città di Fiesole ed altro materiale archeologico.

Commento: cerano un sacco di cose da fotografare, ma era divertente! 
PS: Certo che pero delle sedie potevano mettercele 

TEATRO

Il Teatro è costruito secondo i modelli greci (cioè sfrutta la naturale pendenza del terreno, scavato per realizzare i gradini della cavea) e venne costruito al tempo di Silla ed abbellito da Claudio e da Settimio Severo.
La cavea ha un diametro di 34 m. La gradinata superiore è distrutta, mentre quelle inferiori sono ben conservate. Nel teatro, in basso, vi erano tre ordini di posti distinti e diciannove gradinate divise da cinque scalette (oggi solo dieci); da una parte le gradinate sono scavate nel masso e da un'altra parte, dove si trova anche il pozzo, riposano su volte sostenute da muri concentrici. In cima alla gradinata esistevano le logge dette tribunalia, per i personaggi più eminenti. Il teatro poteva contenere circa tremila persone.
Il frontescena era costituito da un loggiato a due piani andato distrutto, del quale restano solo le fondazioni che mostrano le tre porte riservate agli attori. Due ali coperte (le versurae) inquadravano la scena lateralmente e portavano ad un portico verso oriente dietro la scena (del quale restano nove pilastri) ed ai magazzini verso occidente, usati per i costumi e il materiale scenico. L'orchestra era in origine pavimentata con mosaici policromi ed era conclusa da un proscenio.
Alle gradinate, all'orchestra ed alla scena si accedeva dai propilei, che avevano ripiani per i palchi ed erano adorni di colonne scanalate.
Il teatro viene tuttora usato nel periodo estivo per rappresentazioni di opere liriche dell'Estate fiesolana.

Commento: Il teatro era una delle cose più belle, sembrava uno stadio.

TERME

Dietro al teatro vi sono i ruderi delle terme, costruite ai tempi di Silla (I secolo a.C.), restaurate e ingrandite al tempo di Adriano. Furono "scoperte" nel 1891, quando finalmente si poté dare una funzione alle tre arcate da sempre visibili: esse costituivano la terrazza delle terme verso valle.
Le terme si trovano lungo le mura e sono costituite dai tre classici ambienti del calidarium, tepidarium e frigidarium, più altre vasche e stanze. Unapiscina rettangolare e due vasche (una delle quali a immersione) servivano per i bagni pubblici e sul loro fondo furono trovate molte anfore, usate per depurare l'acqua, raccogliendo le impurità che andavano a fondo.
Si trovano i resti di locali per il riscaldamento dell'acqua e la produzione di vapore che, a mezzo di condutture di piombo o di terracotta, si distribuiva nei vari locali. Nel calidarium, caratterizzato dal pavimento in cocciopesto, veniva mandata l'acqua bollente, nel tepidarium (costituito da tre vasche) era raccolta l'acqua tiepida e infine nel frigidarium veniva immessa l'acqua fredda; il frigidarium è suddiviso da una struttura ad archi (ricostruita), una delle quali ha una forma semicircolare e si trova accanto alle latrine. Forse esisteva anche un criptoportico che separava le vasche. Alcune delle strutture sono state ricostruite in seguito agli scavi.

Commento: dovevano fare dei bei bagni a quei tempi.

TEMPIO

Il tempio etrusco-romano venne costruito tra la seconda metà del IV secolo a.C. e il II secolo a.C., sebbene l'area fosse in uso per rituali sacri almeno dal VII secolo a.C., e fu scavato all'inizio del Novecento. Molto probabilmente era l'antico Capitolium fiesolano.
La cella è la parte più antica ed è divisa in tre parti: ciò fa supporre che il tempio fosse dedicato a GioveGiunone e a Minerva (quest'ultima attribuzione quasi certa come suggerirebbe un bronzetto ellenistico raffigurante un gufo trovato nei paraggi e ora nel museo). Davanti al tempio c'è una piccola ara in pietra arenaria decorata (IV secolo a.C.-III secolo a.C.). In epoca repubblicana il tempio venne ricostruito, innalzato e ingrandito sia sulle ali che sulla parte frontale, in parte riutilizzando le murature dell'edificio precedente. La gradinata, ben conservata, ha sette scalini e giunge allo stilobate su cui sorgevano le colonne del portico, sormontato dal frontone del tempio. La parte più lunga dello stilobate fa supporre che il porticato allacciasse il tempio al Collegium.
A sinistra si vedono le basi di tre colonne rimaste del porticato che circondava la cella. Fra questi ruderi sono state ritrovate monete di bronzo e d'argento (III secolo a.C.-X secolo). In questo luogo inoltre sono stati ritrovati i resti di un sepolcreto barbarico di epoca longobarda (VII-VIII secolo), costruito su un'area della cella e i ruderi di un tempio cristiano, sorto sui resti di quello pagano verso il III secolo.

Altro [modifica]

Nella spianata si trovano anche: la porta di una tomba etrusca del III secolo a.C.; una tomba dell'epoca delle invasioni barbariche (IV secolo o V secolo), avanzi di epigrafi e di decorazioni, pilastricon motivi architettonici.
Inoltre il lato nord è chiuso dalle antichissime mura di Fiesole, realizzate dagli Etruschi con grossi blocchi di

Commento: Era un labirinto mi ero quasi perso.




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