martedì 27 marzo 2012

LA TOSCANA


Geografia classe 1° secondaria di primo grado.

TOSCANA

Piatti Tipici: La cucina toscana, semplice e genuina, è apprezzata in tutto il mondo, a farla da protagonista assoluto è il pane, rigorosamente senza sale che abbinato ad altri ingredienti da vita a piatti unici gustosi.
Con il pane si possono fare molti tipi di antipasti per esempio: la panzanella a base di pomodori freschi, cetrioli, cipolle e basilico; la fettunta a base di pane olio e aglio pepe e sale; i crostini dei butteri ovvero i crostini di fegato; crostini di beccaccia; crostini di pitigliano con il cavolfiore e crostoni di cavolo nero.
Famosa è la Ribollita piatto tipico fiorentino a base di fagioli,cavolo, spinaci, pomodoro, pane rafferma o osso di prosciutto o cotenna di maiale. L'Acquacotta della maremma preparata con olio, cipolle rosse, aglio, peperoncino, carote, sedano, pomodoro e pane. Poi la minestra di sciorna con i fagioli neri, la minestra di rigaglie pistoiese e poi le pappardelle con il sugo di lepre, cinghiale e coniglio. Famosissima anche è la alta 3 cm e tutta la cacciagione la lepre al dolce forte e il cinghi bistecca alla fiorentina ale con la polenta.
E' presente anche il pesce, come il baccalà con i porri, alla maremmana o alla fiorentina. Le sardine ripiene, il tonno briaco e lo stoccafisso soprattutto a Prato e Livorno.
I dolci famosi sono: i cantucci di prato bagnati dal vin santo; la schiacciata con l'uva; i cenci pasta fritta ricoperta di zucchero a velo; i bertoli pistoiesi ovvero spicchi di mela saporiti seccati al sole; il buccellato con farina lievitata zucchero, anice e uvetta; i birilli ciambelline con il miele i sospiri a base di chiara d'uovo montata a neve e zucchero della maremma; i necci nei paesi di montagna fatti con la farina di castagne; il panforte e i ricciarelli di Siena.
I vini toscani sono i più famosi al mondo: il Sangiovese; il Brunello di Montalcino; il Nobile di Montepulciano vino rosso che pare risalga al 1300.

Feste tradizionali: 
il Palio di Siena che si svolge due volte l'anno il 2 luglio e il 16 agosto che risale al 1200 quando le Contrade ed i Maggiorenti di Siena offrivano al Vescovo ed al Comune due ceri, in atto di sudditanza. Si svolge all'inizio con il corteo in costume che ricorda il rituale e poi ci sono tornei cavallereschi e corse di cavalli. 

La Giostra del Saracino di Arezzo È un antichissimo gioco che risale al XII secolo; si tiene una volta all'anno, la prima domenica di settembre, festa patronale della città. Al suono delle campane a martello i rappresentanti dei quattro rioni della città, accompagnati dagli araldi del Comune e dai Priori, si recano nel Duomo, per ricevere la benedizione del Vescovo. Da qui lo sfarzoso corteo, attraverso le vie principali di Arezzo, si reca nella Piazza Grande, dove si svolgerà la competizione. Il Saracino è un fantoccio, girevole attorno ad un perno al quale è fissato; ha le braccia aperte; sul braccio destro ha lo scudo, dal sinistro pendono delle palle di piombo. Dopo aver letto il bando della sfida ed aver lanciato il tradizionale grido: « Arezzo e San Donato », i cavalieri partono al galoppo. Sono due per ogni contrada: devono tentare di colpire il fantoccio nello scudo e, poiché esso girerà vorticosamente su se stesso, dovranno anche evitare i colpi vibrati dalle sfere di piombo appese al braccio destro. Chi si comporta slealmente o colpisce il Saracino in un punto che non sia quello indicato, viene multato e perde dei punti. Vince il quartiere che avrà totalizzato il massimo numero di punti. Al quartiere vincitore viene assegnata la « lancia d'oro » e i suoi componenti, in corteo, si recano nella loro contrada, dove veglieranno in allegria fino a notte inoltrata.
Il Gioco del Ponte a Pisa Si svolge ogni anno nella prima domenica di giugno. Anticamente era chiamato «Gioco del Mazzascudo », poi, verso il 1400, il suo nome venne cambiato in « Gioco del Ponte », poiché Lorenzo il Magnifico trasportò il luogo del torneo sul Ponte di Mezzo. Al gioco partecipano due squadre: la «Tramontana» e il « Mezzogiorno ». Anticamente le due squadre si servivano di lunghi bastoni, coi quali tentavano di respingere oltre il ponte la squadra avversaria. Oggi però il gioco si presenta in una forma meno rude e violenta. Tra le due squadre viene infatti interposto un carrello metallico, scorrente su rotaie e i due gruppi antagonisti cercano di spingerlo con tutte le loro forze contro il fronte avversario, per costringerlo a retrocedere. I concorrenti sono 24 per parte e risulta vincitore la squadra che riesce a invadere la metà del ponte tenuta dagli avversari. Video: 

I capoluoghi di provincia: i capoluoghi di provincia sono delle grandi città che sono di riferimento per i comuni vicini territorialmente sono intermediari tra i comuni e l'amministrazione regionale.
la toscana a i seguenti capoluoghi di provincia
Grosseto
Arezzo
Firenze: 
abitanti : 3.749.813 (Maschi 1.805.132, Femmine 1.944.681)
Densità per Kmq: 163,1
Superficie: 22.990,23 Kmq
i comuni nella provincia di firenze sono:
Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa,Barberino di Mugello,Borgo San Lorenzo,Calenzano,Campi Bisenzio,Capraia e Limite,Castelfiorentino,Cerreto Guidi,Certaldo,Dicomano,Empoli,Fiesole,Figline Valdarno, Firenze,
Firenzuola,Fucecchio,Gambassi Terme,Greve in Chianti,Impruneta,Incisa in Val d'Arno,Lastra a Signa,Londa,Marradi,Montaione,Montelupo Fiorentino,Montespertoli,Palazzuolo sul Senio,Pelago,Pontassieve,
Reggello,Rignano sull'Arno,Rufina,San Casciano in Val di Pesa,San Godenzo,San Piero a Sieve,Scandicci,Scarperia,Sesto Fiorentino,Signa,Tavarnelle Val di Pesa,Vaglia,Vicchio,Vinci.
Pisa
Siena
Pistoia
Lucca
Massa e carrara
Livorno
Prato

Cosa si produce
in agricoltura 
Su questo link abbiamo trovato informazioni che poi abbiamo commentato
http://www.starnet.unioncamere.it/Indagine-su-imprese-agricole-Slide_7A6749B191C754

Questo grafico rappresenta l'agricoltura di tutta l'Italia, la colonna gialla rappresenta il suolo utilizzato per l'agricoltura della Toscana.
In questo grafico si parla delle principali culture toscane confrontandole alle percentuali italiane.

In questo grafico si confrontano tutte le coltivazioni agricole coltivate in toscana e in italia.

In questo grafico la provincia di GROSSETO ha più imprese agricole.

Invece questo grafico si nota come la vendita diretta dei prodotti aziendali sia il modo più usato dalle imprese agricole toscane.

In questo grafico raccontano che i contadini non sono ignoranti.

In questo grafico la maggior parte dei contadini pensano che l'agricoltura aiuti  la conservazione e tutela del panorama.
  • industria: 
Il numero totale di imprese attive in  Toscana sono 400.000 con una quota del 34% della 
popolazione attiva impiegata nell'industria, facendola diventare la seconda regione dopo la 
Lombardia.  I settori più attivi sono quelli del tessile, del mobilio, del siderurgico e del meccanico. 
In crescita anche le industrie riguardanti l’alta tecnologia e la chimica. Il settore grafico/cartario dal punto di vista numerico non rientra tra i principali settori industriali.La numerosità assoluta delle industrie cartarie porta la Toscana al secondo posto dopo Lombardia.

  • Turismo
La cultura non è pane. ma al contrario, la cultura largamente e modernamente intesa, non solo quella legata ai beni artistici tradizionali, ma anche ai centri di ricerca delle grandi industrie, alle botteghe artigiane o agli studi professionali, produce il 5% della ricchezza nazionale, ben 68 miliardi di euro l' anno, e dà lavoro a un milione e mezzo di persone: il 5,7% dell' occupazione nazionale. E la Toscana guadagna il record. La prima tra le province italiane che producono più ricchezza tramite la cultura è Arezzo. Ma anche Pisa non sta male, è quinta. E perfino Firenze, che nonostante la sua fama di città della cultura viene dopo le altre due, si piazza tra le prime dieci in Italia, al nono posto. Tre province tra le prime nella scala, niente male per la Toscana che, da parte sua, è sesta nella classifica nazionale guidata dal Lazio e trae dalla cultura più ricchezza (il 5,4%) della media nazionale che è del 4,9%.


  • Artigianato
Tra il 30 giugno 2009 ed il 30 giugno 2010, secondo la banca dati Infocamere-Stockview ed al netto delle (202) cessazioni d’ufficio, diminuisce (-0,2%, -487 unità) il numero di imprese artigiane della Toscana. La flessione, a livello settoriale , è determinata dal comparto manifatturiero (-1,0%, -412 unità) e da quello edile (-0,4% la variazione delle registrate, pari a -238 imprese negli ultimi 12 mesi); mentre avanzano i servizi (+0,4%, +98). All’interno del manifatturiero continua il ridimensionamento dei settori afferenti al sistema casa quali legno-mobili e la ceramica-vetro-lapideo (entrambi -3,9%). Arretrano anche l’orafo (-4,2%) ed il pelli-cuoio-calzature (-1,5%). Cresce, invece, il tessile-abbigliamento-maglieria (+2,2%, grazie al contributo delle aziende cinesi di Prato) e l’alimentare (+0,8%). Per il terziario, avanzano i servizi alle imprese (+4,4%), quelli di ristorazione (+3,9%) ed i servizi alle persone (+1,0%) mentre flette il settore del trasporto merci e magazzinaggio (-4,4%). Tra le province arretrano molto Firenze, Pistoia (entrambe -1,2%) e Lucca (-1,1%) mentre avanza, grazie al contributo del settore abbigliamento, la provincia di Prato (+2,2%).

I dialettiNella seconda metà del XX secoloGiovan Battista Pellegrini nella sua Carta dei dialetti d'Italia (1977) ha individuato:
I. fiorentino
II. senese
III. toscano occidentale
IIIa. pisano-livornese-elbano
IIIb. pistoiese
IIIc. lucchese
IV. aretino
V. grossetano-amiatino
VI. apuano Anche se per molti linguisti questa attribuzione del dialetto massese ai dialetti toscani, non ha altre giustificazioni che di ordine geografico, essendo evidente, a un analisi di tipo linguistico, la scarse influenze del toscano, salvo nella zona di frontiera (a sud di Camporgiano) dove si può invece parlare di dialetto di transizione tra l'alto versiliese e il basso garfagnino.

Detti tipici toscani:
chi 'un piange 'un ha puppa chi non chiede insistentemente non ottiene nulla
far gobba per non pagar gabella: 1) fingere di non sapere, alzando la spalla. 2) al tempo del medioevo mettere della merce sulla spalla fingendo di essere gobbo per non pagare le tasse.
Fare i fichifare moine, fare smorfie, troppo complimentoso.
La còrpa morì fanciulla, perché nissùni la voleva: la colpa morì fanciulla perché nessuno la voleva.
Tarabarallapress'a poco, giù per su, né bene né male.
Secondo dove la batte: a seconda del caso. Si racconta che una contadina che faceva la polenta nel paiolo, mentre la lavorava aveva una gocciola al naso che sarebbe prima o poi cascata, lei domandò all'ospite se ne voleva un poco della polenta e lui rispose “secondo dove la batte” la goccia cadde fuori e lui accettò l'invito.

Aspetti Fisici :

La Toscana confina con a sud con l'Umbria e il Lazio, a est le marche, a nord con l'Emilia Romagna, a ovest con la Liguria e il mar Tirreno.

E' circondata sia a nord che a est dagli Appennini, inoltre si trovano altri rilievi montuosi tra cui le Alpi Apuane a nord ovest, il Monte Pisano tra Pisa e Lucca, la Montagna Pistoiese a nord di Pistoia, i monti della Calvana a nord di Prato, i monti del Chianti tra Siena e Arezzo, i massicci del Monte Amiata e del monte Cetona a sud est, il monte Falterona dove nasce il fiume Arno, il monte Fumaiolo dove nasce il Tevere, le colline metallifere a sud e quelle di Pratomagno a nord est.





I sistemi collinari, nella parte centrale della regione ritroviamo, da ovest a est, le Colline livornesi, le Colline pisane, le Balze di Volterra, il Montalbano, le colline del Chianti e i rilievi collinari della Valtiberina. L'area meridionale della regione si caratterizza ad ovest per le Colline Metallifere, le colline della Val di Merse, le Crete Senesi, i rilievi collinari della Valle dell'Ombrone, le Colline dell'Albegna e del Fiora, l'Area del Tufo e i rilievi collinari della Val d'Orcia e della Val di Chiana.

In Toscana si trovano aree pianeggianti sia lungo la fascia costiera che nell'entroterra. La pianura più estesa è quella della Maremma lugno la costa, mentre nell'entroterra quella principale è del Valdarno. I Fiumi principali sono: Arno 241 km, Ombrone 161 km, Serchio 111 km, Cecina 111 km, Magra 70 km. I laghi principali sono : Lago di Bilancino (artificiale), Lago di Chiusi, il Lago di San Casciano e il Lago di Montepulciano. Le isole principali sono: l'Isola d'Elba, l'Isola del Giglio, l'isola di Capraia, l'Isola di Montecristo e l'Isola di Pianosa.






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