giovedì 29 dicembre 2011

Prima parte della Intervista sulla storia di Firenze





La presentazione di Elisabetta Bianchi appassionata della storia di Firenze
Bisogna sapere che ho avuto due genitori insegnanti, la mia mamma in particolare era un'appassionata di storia soprattutto della storia di Firenze, è quindi una passione un pò ereditaria. In casa mia c'è sempre stata curiosità e molto interesse per tutto, io credo di essere nata un po' Scimmia e l'atmosfera di casa ha aiutato questa mia tendenza . Mi piace sapere le cose come succedono, niente avviene per caso ; infatti riguardando nella storia di Firenze del 1200 ritrovo dei meccanismi e dinamiche molto attuali. Abbiamo delle strutture, delle istituzioni che vengono da molto lontano. Le nostre leggi vengono dal diritto greco, poi c'è quello romano quindi abbiamo delle cose oggi perché sono successe delle cose prima. Ci sono dei meccanismi socio,politici ed economici che vengono dall'antichità. Meccanismi che ciclicamente si ripetono, la base è il paradosso tra il ricco e il povero tra i potenti ed i deboli senza diritti dai quali si sviluppano i conflitti, poi incide la natura con le carestie, le epidemie che anche loro influiscono nei cambiamenti della storia.
Un'altra cosa della storia e non solo quella degli eventi grandi, ma anche del quotidiano e il fatto che è fatta dalle persone, esprime questo concetto la poesia di Bertold Breacht “Tebe dalle sette porte”. Si può anche riflettere quando vediamo i bei palazzi di Firenze, agli artigiani che li hanno costruiti praticamente e ai signori che li hanno ordinati, ci si può chiedere dove hanno preso i soldi ; i grandi eserciti che hanno determinato i successi o i fallimenti sono composti da chi ? Da persone, persone che la mattina si alzavano si lavavano si e no, specialmente in Firenze antica si lavavano poco perché c'era poca acqua. Come si vestivano, che cosa mangiavano, erano le persone che poi tessevano i filati, coloravano i tessuti, costruivano le case che coltivavano e che combattevano. La storia e fatta assolutamente dalle persone non è una cosa a se, è un lato estremamente importante della vita umana, per questo è la mia passione.


La storia di Firenze










dalla preistoria ai Romani
Questo posto, dove ora siamo, Firenze, è fatto di strade e di palazzi, prima era un enorme lago, voi state a Bagno a Ripoli? Praticamente questo lago prendeva Firenze, Prato e Pistoia era una specie di mare, era tutto un acquitrino, Campi, Signa e Bagno a Ripoli. Poi nel tempo si è pian pian piano prosciugato ed è diventato una tremenda palude. Qui non risulta che ci fossero insediamenti umani, si parla di Preistoria (Era quaternaria: preistoria, storia Antica, s. Medioevale, s. Moderna e s. Contemporanea) , poi si salta all'arrivo degli Etruschi, che non ci sono notizie certe del luogo da dove provengono, forse Asia minore, forse dai Villanoviani (zona Emilia Romagna)...
Popolazioni proprio originarie di questo luogo non ce ne erano,gli unici popoli considerati Italici erano in Sardegna, in Liguria,in Calabria, mentre nella parte del sud era tutta una colonia greca. Il commercio dell'epoca si è sviluppato in tutto il mediterraneo e i greci ne erano i gestori.
Ritornando a noi qui dove siamo oggi c'era una grande palude, gli Etruschi abitarono le colline circostanti e precisamente Fiesole (Vipsul, l'antico nome di Fiesole) e Settignano. Infatti la palude cosa porta? La malaria, malattia provocata dalle punture delle zanzare, quindi non è un posto sano infatti nell'antichità i popoli si stabilirono in cima alle colline perché c'era l'aria più pulita e perché potevano vedere dall'alto chi arrivava, così potevano accogliere solo chi volevano loro. Per collocare nella storia gli Etruschi di Fiesole si parla del settimo, sesto secolo a.c. .

Per convenzione le date partono dall'anno zero quando e nato cristo, da dopo cristo si aumentano gli anni man mano che passano, mentre prima della nascita di Cristo è il contrario, si parte dal numero maggiore per arrivare all'anno zero.
(Nel museo archeologico di Firenze si trovano un sacco di informazione e manufatti degli Etruschi nell'epoca).
Quando l'acquitrino si ritira dalla piana di Firenze si evidenziano due fiumi, l'Arno e il Mugnone. In un punto dell'Arno c'era la possibilità di un guado, cioè le sponde erano vicine e attraversabili, lì gli Etruschi costruirono la prima passerella di legno. Oggi quella passerella non c'è più e al suo posto possiamo vedere il Ponte Vecchio. Verso il 1000 e qualcosa, i romani Cominciarono a costruire gli argini e quindi la passerella divenne un ponte con archi.
I romani hanno sempre avuto una politica di espansione con i loro eserciti. Chi combatte? Combattono i soldati. I soldati che hanno combattuto per molti anni come allora vengono ancor oggi chiamati veterani. Il territorio di Firenze, con la sua piana, venne dato dai romani ai veterani delle guerre come compenso per avere combattuto. Viene dato ai veterani anche perché gli Etruschi avevano dato ospitalità ad una fazione romana avversa negli intrighi dell'impero, per cui la presenza dei veterani serviva anche per controllare la situazione, ed inoltre vicino stavano costruendo la via Cassia, per cui sarebbe stato un punto strategico sulla via di Roma.
I veterani romani costruirono il famoso Castrum con le due vie che si intersecano, costruirono poi un acquedotto su monte Morello e le terme romane dove ora c'è solo la via chiamata delle Terme. C'era anche l'anfiteatro che si ritrova nel centro di Firenze, nella via Torta che infatti costeggia il semicerchio del vecchio anfiteatro romano. Una delle strade del Castrum romano principali antiche è via Strozzi, via del Corso e via degli speziali, altra parte che si incrociava, è costituita da via Roma e via Calimala, poi c'erano le quattro porte dello stesso periodo.
Il primo insediamento romano viene dedicato al dio Marte perché è l'insediamento militare dato ai veterani.
Perché è anche importante stare in questo posto per i romani, la causa è il commercio, e questo è un elemento importante per capire la storia di Firenze.
L'Arno va a finire sul mare a Pisa. Stare vicino alla costa voleva dire aver possibilità di commercio marittimo con altre popolazioni, quindi era un punto strategico per Roma. L'Arno era in quel momento navigabile con piccole barche.
A quei tempi l'insediamento romano aveva dai 10 mila ai 15 mila abitanti. Con il tempo il commercio si amplia e arrivano i mercanti che si accampano tutti intorno alle mura dell'Oltrarno. Poi tutto diventa più complicato, quello che succede a Firenze succede anche in Italia, finito l'impero romano con le invasioni barbariche, si parla dell'Ottocento d.c. (Goti, Longobardi, Normanni, Unni, ecc), dove ogni popolo invasore prende ma lascia anche qualcosa, per i romani che chiamavano questa zona geografica Tuscia (Toscana) non era Firenze il posto più importante, lo era invece Lucca. Se si va a Lucca si può osservare le mura, sono molto spesse addirittura oggi ci passa sopra un viale, e lo erano per proteggere un luogo importante. Infatti questi tempi erano di predazioni, di aggressioni. Chiaramente più invasioni ci sono e meno si sviluppano le città, perché non solo i barbari occupano ma portano via e distruggono.

Dopo la caduta dell'impero romano d'occidente quali sono i poteri vigenti ?

Nell'intervallo tra la caduta dell'impero romano alla costruzione del feudo, inizia il Medioevo. Dalla forma del feudo medievale dipende la forma della nostra economia attuale. Per Feudo si intende la terra recintata con sopra un castello, dove vive un signore, padrone della terra ma anche delle anime che ci vivono sopra (vassalli, valvassini e valvassori e servi della gleba). Iniziano guerre ed alleanze tra feudi e feudi con i loro personali eserciti.

Noi siamo gli eredi del feudo e ciò non è un'allegria!

Ma come nascono i Feudi?
I barbari che avevano occupato i territori e i ricchi romani che li avevano difesi, sono i feudatari che poi sviluppano le ostilità e le alleanze tra di loro, tutto capeggiato da due forze importanti che in questo momento influenzano tutto. Il Papa da una parte che con l'avvento del cristianesimo riconosciuto da Costantino in poi, ha possedimenti e potenza che non si limita alla zona di Roma ma che è composta dal possedimento di vari feudi papali. Anche il Papa aveva bisogno dei soldi per mantenere queste proprietà e questi soldi gli arrivavano dal commercio (nei tempi antichi c'era il baratto ma poi con l'invenzione della moneta...). Il commercio all'epoca era prettamente di tipo agricolo, perché si doveva mangiare perché le cose in più ce l'avevano solo in pochissimi e non erano poi molte in più. Se si va a vedere come erano le case di allora non c'erano tanti mobili ed accessori come ora, certo case in pietra per i signori e baracche di legno o 4 pietre messe li per i poveri, e questa differenza si ripete anche nell'alimentazione.
Si diceva che erano due i poteri forti, uno il Papa e l'altro l'Imperatore: Carlo Magno e i successori, e anche gli spagnoli conquistatori poi.

Che sono in pratica il potere Temporale e quello religioso, che però ha anche un potere politico perché possiede il feudo. Quindi i feudatari e i signori si dividono appoggiando più l'una o all'altra parte. Nascono le due fazioni i Guelfi (che appoggiano e si fanno proteggere dal potere del Papa) e i Ghibellini (per Imperatore) e qui si inizia a darsele di santa ragione, sono secoli di “mazzolate”. Se si va a giro per Firenze, ancora si vedono delle torri. A San Gimignano (SI) si vedono ancora nel loro splendore.

Case Torri, case fortezza, infatti qui non si tratta più di un feudo che si “mazzola” con un altro feudo, ma siccome all'interno del feudo ci sono gli alleati e sostenuti dal papa o dall'imperatore, si fanno battaglia all'interno della città, quindi le torri servono per avvistare e difendersi e per dimostrare la propria potenza, infatti più alte erano e più potenti erano i signori che l'abitavano. Quando una famiglia veniva sconfitta gli mozzavano la torre.
Queste torri erano vere e proprie macchine da difesa la cui funzione abitativa passava in “secondo piano”, infatti ogni elemento architettonico di queste alte torri non aveva fini estetici, ma solamente militari. Quindi le mensole e le cosiddette “buche pontaie” (ovvero fessure che sono presenti nelle facciate delle torri a varie altezze) altro non erano che ballatoi che permettevano di posizionare ponti in legno per collegare le torri di famiglie alleate e consentire così il passaggio da un punto all’altro del complesso fortificato.
L'interno era diviso in più piani, separati da ballatoi di legno che poggiavano su travi infisse alle pareti. Il primo e l'ultimo piano erano però generalmente coperti da volte in muratura, nelle quali vi erano delle botole che permettevano di salire al secondo piano o sul tetto della torre. I due soffitti a volta sono spiegati dalla strategia militare dell'epoca: la volta del tetto serviva infatti sia a proteggere l'interno dai proiettili scagliati dalle catapulte, sia a sostenere le macchine per le segnalazioni; la volta del primo piano serviva invece ad isolarlo dal piano terra.
Infatti nel Medioevo le armi da getto non erano molto sviluppate, quindi per difendersi da assalitori muniti solo di archi e fionde era sufficiente una posizione elevata. Per questo in caso di penetrazione di nemici si tirava su il ponte levatoio,
ci si barricava al primo piano (essendo la torre tutta in muratura non poteva essere incendiata) e da lì i difensori gettavano dall'alto sassi, olio bollente e tutto quello che bastava per una difesa semplice.


Il periodo chiamato Repubblica
Quando nascono le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini intorno al 1100, vi era l'imperatore Enrico V , l'organizzazione politica, in quel momento era particolare e di questo invece bisognerebbe esserne orgogliosi.
Nel governo di alcune città esistevano i Liberi Comuni, già pensare all'insieme di persone che vivono sul territorio come ad una comunità è all'avanguardia in questo momento storico, ovviamente non a livelli libertari incredibili, perché il tema della potere era presente (i ricchi e poveri). Ma a Firenze non c'è un imperatore, uno che comanda per tutti, ci sono alleanze, addirittura ci sono periodi chiamati repubblica mettere link, e qui dobbiamo riflettere sull'influenza dei romani, infatti loro avevano i consoli che gestivano anche le regole della comunità. Infatti possiamo vedere la similitudine con i comuni. I primi periodi del comune, non abbiamo notizie certe, perché come le abbiamo le notizie storiche? Da chi le ha raccontate, da documenti tipo compra vendite, infatti da un fogliolino di pergamena sono venute fuori mezze civiltà. Sono stati ritrovati degli atti, dove si dice: - ti do il feudo con tot terreno, tot anime, tot animali, ecc; così anche si trovano alcune documentazioni su questo primo periodo consolare di Firenze. Sono un poco frammentarie, ma si suppone, si pensa che fossero 12 consoli che si alternavano 2 al mese, più era presente un consiglio di 150 Bonomini e questo lo si trova soprattutto anche nelle città del centro nord; i Bonomini sono quelle persone che si danno da fare nella comunità per la comunità. Poi c'era un'assemblea di cittadini che si riuniva 4 volte l'anno. E qui si può dire che vi è l'influenza anche dell'Agorà greca.

Le Corporazioni
Cosa c'era a Firenze che funzionava bene? Il mercato, il commercio. In questo periodo nascono le corporazioni (accorpare, metter insieme, unire), praticamente i feudatari si organizzano per conto proprio, i militari si organizzano per conto proprio, il clero pure, ed quindi anche i mercanti capiscono che l'alleanza con i propri simili rende più forti. Si mettono in cooperazione e infatti da li veniamo.
Siamo vicino al mare e come influisce questa nostra ubicazione? Il fatto che possiamo commerciare con altri popoli, per esempio era molto commerciato l'Allume, un fissatore dei colori nei tessuti. Il processo produttivo dei tessuti lo possiamo sintetizzare: allevamento pecore, tosatura lana, cardatura (con le piante di cardi inizialmente e poi con delle spazzole di ferro), filatura, tessitura, e l'allume era il fissatore per poi colorare i tessuti. All'epoca c'erano tessuti di lana (produzione propria), di seta (dall'oriente), di canapa (produzione propria), di lino (Italia settentrionale).
Quindi la corporazione più forte a Firenze era quella della lana  (le Gualchiere a Bagno a Ripoli ) che riguardava anche i lavoratori nel processo della lavorazione della lana e dei tessuti in generale, (la rivolta dei ciompi- i lavoratori della lana che volevano rivendicare i loro diritti). Qui si svolgeva il 40-50% di tutto il commercio occidentale.
E' importante la costruzione delle corporazioni, perché sono così potenti che influiscono anche nella conformazione dei governi delle città: non puoi accedere ad una carica politica se non sei iscritto alla tale corporazione...
L'arte di Calimala ovvero quella dei mercanti era in contrapposizione con le famiglie aristocratiche.
Dal 1200 il console viene sostituito dal Podestà (potestas -latino) questa parola viene poi riutilizzata nel periodo fascista in Italia per indicare i sindaci, una persona che ha la patria potestà, ha l'autorità di controllare, dirigere. Il problema è che si crearono a Firenze, tra le famiglie, gli aristocratici, i mercanti, tensioni continue che li fanno combattere continuamente, e quindi per governare preferiscono prendere un podestà straniero, neutro dalle dinamiche del luogo, anche se erano comunque o della fazione del papa o di quella dell'imperatore, ma almeno non erano del luogo.

L'instabilità del periodo Medievale
Ancora stiamo patendo il caos creato dalle invasioni barbariche e vi è la ricerca del come organizzarsi da qui  passano secoli e secoli di caos. In altri paesi questo non è successo.
Il periodo medievale è caratterizzato dall'instabilità, questo non vuol dire come tanti dicono che è stato solo un periodo buio, anche perché se si guarda l'arte sono venute fuori tante cose dal medioevo, c'era nonostante tutto un grande fermento che preparava gli eventi futuri.

Nel 1250 viene costruito il Bargello, era la prima sede del comune dove risiedevano anche le carceri dove Giotto va a fare gli schizzi dei detenuti. Un episodio interessante è che il Papa scomunica Firenze perché i Ghibellini ebbero la meglio. E' interessante che i Fiorentini non accettano questo stato di scomunica e cercano in tutti i modi di cancellarla ed essere riammessi perché chi era scomunicato non aveva più diritto alla solvenza dei crediti, e i Fiorentini erano degli usurai, facevano prestiti a tutte le città limitrofe e anche a livello europeo, imperatori, Papi, ecc....

Nell'organizzazione ci sono anche i sei priori scelti come rappresentanti delle varie arti per ogni quartiere dove c'erano le varie botteghe, e un gonfaloniere sempre scelto nelle arti dal consiglio, questo rafforza molto quella che era l'organizzazione delle professioni. A Firenze viene data una importanza immensa alle arti e all'essere iscritti alle corporazioni, questo succede anche in altri luoghi ma qui è come il fulcro di questa espressione, essendo la città più ricca di quello che era l'occidente. Nel 1200 i Ghibellini dell'imperatore vengono vinti e cacciati, mentre tra i Guelfi che rimangono si differenziano in due fazioni i banchi quelli che erano a favore del popolo e non volevano l'ingerenza del papa, i neri che rappresentavano le famiglie ricche di Firenze e che essendo in affari con il papato ammettevano le ingerenze. Alla fine del 1200 ci sono le nuove cerchie delle mura e la costruzione di Santa Maria del Fiore, la corrente letteraria del dolce stil nuovo impera e questo anche determina il fatto che il fiorentino diventi poi la lingua italiana.






1 commento:

  1. Bellissime foto Eric.. grazie per questa esposizione!! Anche il tuo articolo su apicoltura era interssantissimo. Abbraccione xx ;-D

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